Le risposte di cui hai bisogno, il sostegno che meriti

Quando chiamare il 1522?

Se stai vivendo, o hai solo il dubbio di vivere una situazione di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica, di stalking o di molestie sul lavoro. SE HAI PAURA. 

Cosa fare in caso di violenza domestica?

Rivolgiti alle forze dell’ordine 112, al Pronto Intervento, ad un Centro Antiviolenza o al 1522. Chiedi una consulenza e un supporto.

Come aiutare una donna vittima di violenza domestica?

Richiedi una consulenza, affidati al personale professionale che ti aiuterà nel percorso più appropriato.

Come aiutare una donna vittima di violenza psicologica?

Incoraggiala a chiedere aiuto e a fare una consulenza personale. Parlarne è il primo passo per venirne fuori

Come si riconosce la violenza psicologica?

La violenza psicologica può essere difficile da riconoscere perché non lascia segni visibili, ma ha effetti profondi sulla vittima. Ecco alcuni segnali comuni:
Segnali di violenza psicologica:

  1. Manipolazione e controllo – Il partner o l’aggressore cerca di controllare le decisioni, le amicizie, l’abbigliamento o le attività della vittima.
  2. Svalutazione e umiliazione – Critiche costanti, insulti, ridicolizzazione o minimizzazione dei sentimenti della vittima.
  3. Isolamento – Impedire alla vittima di vedere amici, familiari o di avere contatti esterni.
  4. Minacce e intimidazioni – Frasi come “Senza di me non sei nessuno”, “Se mi lasci, ti rovino la vita”, o minacce di autolesionismo per costringere la vittima a restare.
  5. Senso di colpa e gaslighting – Fanno dubitare la vittima della propria percezione della realtà, facendo passare le loro azioni come normali o incolpando la vittima per ciò che accade.
  6. Controllo economico – Impedire l’accesso al denaro, alle risorse economiche o alle opportunità lavorative.
  7. Sbalzi d’umore e doppia faccia – Alternanza tra momenti di affetto e attenzioni e momenti di rabbia o freddezza, creando confusione nella vittima.
  8. Se riconosci questi segnali in una relazione tua o di qualcuno che conosci, è importante chiedere aiuto a persone fidate o a professionisti specializzati.
I servizi del Centro Antiviolenza e della Casa Rifugio hanno un costo?

No, i nostri servizi sono gratuiti.

Non ho denunciato, posso venire al Centro Antiviolenza?

Si, non c’è nessun obbligo di denunciare.

Da che età si puoi accedere ai servizi del Centro Antiviolenza?

Dai 14 anni con l’autorizzazione di entrambi i genitori/detentori della responsabilità genitoriale.

Ho subito violenza fisica e/o sessuale, come mi devo comportare?

Se non hai chiesto l’intervento delle forze dell’ordine:

Rivolgiti a un pronto soccorso

  • Anche se non hai ferite evidenti, è importante fare una visita per verificare il tuo stato di salute.
  • Puoi dire che hai subito un’aggressione e chiedere di essere visitata da personale specializzato.
  • Il referto medico può essere utile se decidi di denunciare in futuro.
  • Non lavarti prima della visita medica
    Se hai subito violenza sessuale, cerca di non lavarti, cambiarti o buttare via i vestiti. Potrebbero esserci tracce di DNA utili come prova.
Mi sento in pericolo, come mi devo comportare?
  • Chiama il 112 (Carabinieri) o il 113 (Polizia)
    Se sei in una situazione di emergenza, chiama subito. Le forze dell’ordine possono intervenire per proteggerti e portarti in un luogo sicuro.
  • Vai in un luogo sicuro
    Se puoi, allontanati dall’aggressore e rifugiati da una persona di fiducia o in un luogo pubblico.
Ho paura di ritorsioni, come posso chiedere un ordine di protezione e l’allontanamento dell’aggressore?

L’ordine di protezione è un provvedimento legale che serve a proteggere le vittime di violenza domestica e stalking. Permette di allontanare l’aggressore e impedire che continui a molestarti o farti del male, senza che tu debba necessariamente denunciarlo penalmente.
Come funziona?
L’aggressore viene allontanato da casa (se convivete)e gli viene vietato di avvicinarsi a te, ai tuoi figli, alla tua casa e al tuo lavoro.
Può essere obbligato a versarti un mantenimento (se economicamente dipendi da lui).Se viola l’ordine, rischia l’arresto immediato.
Possono richiederlo le donne vittime di maltrattamenti, minacce, stalking o violenza domestica. Può essere richiesto anche da persone non sposate o non conviventi con l’aggressore.
Come si richiede?
Presso il Tribunale Civile tramite la richiesta di un avvocato, il giudice
Se sei in pericolo immediato, puoi chiedere un ordine di protezione urgente alla Polizia o ai Carabinieri. Il giudice può disporre l’allontanamento anche in poche ore.

Sono vittime di violenza, devo pagare l’avvocato?

Il Centro Antiviolenza ti garantisce una consulenza con il suo legale di riferimento in modo da tutelarti e conoscere i tuoi diritti.
L’avvocatessa ti spiegherà le possibilità di accesso al gratuito patrocinio

Il mio ex insiste per incontrarmi un ultima volta per chiarire..

Può essere molto pericoloso, meglio evitare, oppure incontrarlo in un luogo pubblico e in compagnia di persone che conoscono la situazione.

Posso contattarvi anche se non subisco violenza fisica?

Certo, un confronto con personale dedicato può essere utile per raggiungere altre consapevolezze.

Non riesco a capire se subisco violenza, mi potete aiutare?

Chiamaci, scrivici o rispondi al questionario dedicato, trovi tutto nella pagina contatti.

Come posso aiutare un'amica che subisce violenza?

Parlare in modo gentile, non giudicante, credi a quello che dice. falle capire che ci sei e che sei disposta ad aiutarla, qualunque sia la sua scelta.

Gli uomini possono venire al Centro Antiviolenza?

Per linee guida regionali il nostro target sono le donne vittime di violenza di genere e i loro figli, ma se chiami possiamo trovare una risposta anche per te.

Posso andare via di casa con i miei figli minori?

Se vivi una situazione di violenza e i tuoi figli sono vittime a loro volta di violenza diretta o assistita è tuo diritto allontanarti con loro. avvisa le autorità competenti di dove ti trovi con i tuoi figli.

Come si accede a una Casa Rifugio?

Nel momento in cui farà il colloquio con il personale del Cav, verrà valutato un eventuale inserimento in Casa Rifugio

Sono dipendente economicamente dal mio maltrattante, come posso fare?

Puoi accedere a misure di aiuto economico come:

  • Reddito di libertà: un contributo economico per le donne vittime di violenza
  • Assegno di inclusione
  • Assegni e sussidi comunali: molti comuni offrono aiuti specifici per chi è in difficoltà.
Penso di avere il telefono e/o il mio indirizzo email e/ i miei social sotto controllo, cosa fare?

Se sospetti che il tuo telefono, la tua email o i tuoi social siano sotto controllo, è importante agire con cautela per proteggere la tua sicurezza digitale e personale.
Non avvisare il sospetto controllore
Non confrontarti con lui direttamente, perché potrebbe intensificare il controllo.

Non cercare soluzioni dal dispositivo sospetto, potrebbe monitorare quello che fai.
Usa un dispositivo sicuro
Se possibile, usa un altro telefono o computer (di un’amica, del lavoro, di un centro antiviolenza).
Accedi ai tuoi account solo da dispositivi sicuri, come quelli di una biblioteca o di un’associazione.
Cambia password e attiva la verifica in due passaggi
– Cambia le password di tutti i tuoi account (email, social, banche, ecc.).
– Usa una password complessa e diversa per ogni account.
– Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA): così, anche se qualcuno ha la tua password, non potrà accedere senza un codice inviato sul tuo telefono.
Attenzione: se il tuo telefono è controllato, fallo da un dispositivo sicuro.

Segnali che il telefono potrebbe essere sotto controllo:
– Batteria che si scarica velocemente senza motivo.
– Il telefono si surriscalda anche senza usarlo.
– Rumori strani durante le chiamate.
– Notifiche di accesso sospette sui tuoi account.

Cosa fare:
– Disinstalla app sospette che non riconosci.
– Ripristina il telefono alle impostazioni di fabbrica (ma fallo solo quando hai un dispositivo sicuro per accedere ai tuoi dati).
– Disattiva la condivisione della posizione (sia sul telefono che su app come Google Maps e Facebook).

Controlla se il tuo indirizzo email è stato violato
Puoi verificare se la tua email è stata hackerata su https://haveibeenpwned.com/.

Proteggi i tuoi social
– Rivedi le impostazioni di privacy (rendili privati, rimuovi persone sospette).
– Controlla se ci sono dispositivi sconosciuti collegati ai tuoi account (su Facebook, Instagram, Google, ecc.).
– Evita di condividere la tua posizione in tempo reale.
Denuncia e chiedi aiuto
Denuncia alla Polizia Postale o ai Carabinieri se sospetti di essere spiata illegalmente.

Non ce la faccio più a lavorare a causa delle violenze che subiscono, cosa posso fare?

Hai diritto al congedo per le vittime di violenza.  Se sei una lavoratrice dipendente (pubblica o privata),puoi chiedere un congedo retribuito fino a 90 giorni per:
– Metterti al sicuro e proteggerti
– Seguire un percorso di uscita dalla violenza contattando un Centro Antiviolenza
– Organizzarti per un nuovo inizio
Puoi richiederlo anche senza denunciare, con un certificato di un centro antiviolenza o dei servizi sociali.
È pagato al 100% e puoi prenderlo anche in modo frazionato (giorni o ore).
Vale anche per chi ha un contratto part-time o a tempo determinato.
Come fare domanda?
Devi informare il datore di lavoro con almeno 7 giorni di preavviso, salvo urgenze.
Se il tuo posto di lavoro ti espone a rischi (perché il tuo aggressore potrebbe raggiungerti), puoi chiedere:Il trasferimento in un’altra sede (CCNL 2019-21)

Al primo colloquio, posso farmi accompagnare da qualcuno?

Certo, se ti senti più tranquilla.

Posso chiedere ad essere trasferita in un altra sede di lavoro?

Per le dipendenti pubbliche
Se sei una lavoratrice del settore pubblico e sei vittima di violenza, hai diritto a chiedere il trasferimento in un’altra sede (anche in un’altra città).Art. 14 della Legge 124/2015, Circolare del Ministero della Funzione Pubblica n. 3/2017
Come funziona?
Puoi fare richiesta senza bisogno di consenso del datore di lavoro.
Devi avere un certificato di un centro antiviolenza o dei servizi sociali che attesti la tua situazione.
Il trasferimento viene concesso in via prioritaria e in tempi rapidi.

Per le dipendenti del settore privato
Se lavori nel privato, la legge ti tutela comunque, ma il trasferimento non è automatico come nel pubblico.
Puoi chiedere il trasferimento in un’altra sede dell’azienda se disponibile.
Puoi chiedere lo smart working per lavorare in sicurezza da casa.

Come posso sostenervi?

Ci puoi sostenere con attività di volontariato e/o attraverso delle donazioni:
Utilizzando il nostro IBAN IT85I0306909606100000068742

Visita la pagina dedicata

Hai altre perplessità?

Compila il form qui sotto se hai domande o richieste specifiche, utilizza lo spazio dedicato al messaggio. Ti risponderemo al più presto!

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